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Cosa sono gli Stati generali, spiegato facile

Stati generali sull'economia: cosa sono, a cosa servono e gli ospiti attesi.

Nella sua ultima conferenza stampa del 3 giugno scorso, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato l’inizio degli Stati generali dell’economia. La scelta di avviare un confronto tra le parti è dettata dalla necessità di trovare una soluzione alla crisi economica italiana post coronavirus. A Palazzo Chigi sono stati definiti il programma e gli ospiti presenti, mentre le opposizioni hanno contestato il progetto, dichiarando di non voler partecipare. Ma cosa si intende per Stati generali e qual è il contenuto di questi incontri?

COSA SONO

In passato con il termine Stati generali si designava in Francia l’organo collegiale di rappresentanza dei tre ceti sociali allora esistenti presente prima della Rivoluzione del 1789 e avente come obiettivo la limitazione del potere monarchico. Con la conferenza stampa di inizio giugno questo termine è stato rievocato da Conte per sottolineare la necessità di lottare per un celere recupero economico.
Gli Stati generali sull’economia dell’Italia sono una serie di incontri aventi come protagonisti i rappresentanti del governo,i rappresentanti delle parti sociali e anche le “singole menti brillanti”, intellettuali così definiti da Conte. Il tutto avverrà a Roma, all’interno dello splendido contesto del Casino del Bel Respiro a Villa Pamphili. Le discussioni, data la vasta platea di ospiti presenti, si protrarranno per l’intera settimana.

I PROTAGONISTI
Molti gli ospiti dal mondo della politica nazionale e internazionale, da quello dell’imprenditoria oltre che i sopracitati rappresentanti dell’esecutivo e delle parti sociali. Assenti, invece, le opposizioni: il centrodestra, dopo un incontro tra i leader di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, ha dichiarato di non voler prendere parte alle riunioni di Villa Pamphili. Alcuni dibattiti si terranno dal vivo, altri in video conferenza. Confermati gli interventi del presidente del Parlamento europeo David Sassoli, della direttrice del FMI Ursula von der Leyen, della presidente della BCE Christine Lagarde e di tanti altri ancora. Chi sono invece le “menti brillanti” volute da Conte? Si tratta di Renzo Piano, Massimiliano Fukas, Stefano Boeri e altri nomi del mondo dell’arte e della cultura pronti a illustrare le proprie idee.

IL PROGRAMMA
L’obiettivo di questa articolata serie di incontri è l’elaborazione di un piano di rinascita per il Paese. Il recupero economico italiano dovrà inevitabilmente avere come punto di riferimento il lavoro svolto in questi mesi dalla task force di Vittorio Colao. Quest’ultima, infatti, ha consegnato al Presidente del Consiglio, prima dell’apertura degli Stati Generali, un rapporto redatto dalla commissione di esperti contenete proposte per il rilancio dell’Italia, dopo la crisi causata dalla pandemia Covid-19. Queste raccomandazioni sono finite sul tavolo degli incontri insieme al Piano Nazionale delle riforme preparato dal Ministero dell’Economia. I due documenti faranno unitamente da cornice alla discussione che vedrà coinvolte anche le parti sociali – sindacati, Confcommercio, Confindustria, Confagricoltura, PMI-.

La rinascita economica italiana dovrà poi necessariamente prevedere anche l’utilizzo dei fondi pronosticati per il Recovery Fund. Esso dovrebbe garantire dei veri e propri sussidi a fondo perduto che fungano da sostegno ai Paesi Membri dell’Unione e in grado di rafforzare i programmi economici interni a ciascuno di essi. Una volta raggiunta tale intesa circa lo stanziamento di capitali, spetterà al nostro Esecutivo decidere cosa inserire nel Recovery Plan, l’atto finale che costituirà la guida pratica per l’utilizzo di prestiti e sussidi di origini europea.