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La mostra di Paolo Pellegrin arriva a Torino

Finalmente la mostra antologica di Paolo Pellegrin arriva alla Reggia di Venaria

Prevista dal 1° ottobre 2020 al 31 gennaio 2021 e poi interrotta dal secondo lockdown nazionale, riapre finalmente alla Reggia di Venaria presso le Sale delle Arti la mostra Un’Antologia di Paolo Pellegrin, storico fotografo dell’agenzia internazionale Magnum Photos, fotoreporter di guerra tra i più celebri al mondo e vincitore di prestigiosi premi tra cui undici World Press Photo tra il 1995 e il 2018.

 

La nascita della mostra

La mostra nasce nel 2018, dopo due anni di lavoro da parte di Paolo Pellegrin all’interno del suo stesso archivio per selezionare le foto più rappresentative della sua lunga carriera.

L’antologica del fotografo ha fatto tantissime tappe in giro per il mondo, tra cui le città di Roma, San Francisco, Amsterdam e Amburgo, e dopo queste è arrivata anche a Torino.

Durante i vari spostamenti degli ultimi tre anni si sono aggiunte alla mostra foto nuove e inedite per renderla sempre più attuale, riflesso veritiero dell’epoca che stiamo attraversando.

 

Cosa racconta?

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La mostra con più di duecento immagini e quattro video, creati sempre da Paolo Pellegrin, permette ai visitatori di scoprire e riflettere non solo su momenti legati alla storia contemporanea, ma anche sulle tensioni, tragedie e bellezze che si consumano nei vari popoli. Sentimenti ed emozioni che toccano tutte le Nazioni del mondo, anche Paesi per noi inaspettati.

Nelle Sale delle Arti presso la Reggia di Venaria Reale, alle porte di Torino, la luce e il buio si alternano in modo che la guerra e la morte siano affiancati da immagini più leggere, ma sempre cariche di riflessioni.


Nell’ultima sala possiamo trovare alcune foto più introspettive e inedite poiché legate alla quarantena che l’artista ha vissuto quest’anno in Svizzera con la sua famiglia durante il lockdown per il coronavirus.

Si tratta, dunque, di un’esposizione fotografica perfetta per comprendere le sofferenze dei popoli dilaniati dalle guerre in corso, gli effetti che il cambiamento climatico sta avendo sul nostro pianeta e i drammi sociali che attraversano anche l’Italia.

La mostra è consigliata a tutti, ma sarebbe meglio che alcune foto decisamente cruente fossero accompagnate dalla spiegazione di un genitore o di un accompagnatore per i più piccoli.

In conclusione, si tratta di una mostra potente, che spinge a riflettere profondamente sulla realtà che ci circonda.