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Ligo e Virgo aprono una nuova porta sull’Universo

Le sonde gravitazionali Ligo e Virgo fotografano la collisione tra due stelle di neutroni

Ligo e Virgo, due antenne gravitazionali, rispettivamente collocate negli Stati Uniti e in Italia, hanno avvistato una fusione tra due stelle di neutroni il 16 ottobre scorso ma è avvenuta quando il nostro pianeta era ancora popolato dai dinosauri.

Si tratta della fusione di due stelle molto piccole (sono grandi circa come il lago di Como) che ormai non brillano più e la loro pressione interna tra protoni ed elettroni è così alta che, fondendosi, generano neutroni. L’esplosione tra le due stelle ha causato un flusso di onde gravitazionali talmente intense da essere percepibili a ben 130 milioni di anni luce da noi ed è così – grazie alle onde gravitazionali che hanno investito la Terra – che ben 96 telescopi hanno rilevato una nube di polvere d’ oro ed altri elementi pesanti come il platino e l’uranio, sollevarsi in seguito alla collisione tra le due stelle.

La collisione stellare intercettata dalle sonde Ligo e Virgo

L’Italia gioca un ruolo da protagonista in quanto, grazie all’astronoma Marica Branchesi, tutti i 96 telescopi della Ligo-Virgo si sono orientati insieme verso le stelle; è stata la prima volta in cui più telescopi sono riusciti ad osservare contemporaneamente lo stesso fenomeno da diversi punti di vista, ottenendo così osservazioni da diverse parti del mondo.

Il fatto che ha scosso la maggior parte degli astronomi è stata la rilevazione di elementi pesanti nello spazio. Si sapeva, infatti, che essi si formassero all’interno delle supernovae, ma in quantità impercettibili dalla Terra. Secondo gli scienziati, la polvere di metalli pesanti in sospensione potrà addensarsi al tal punto che, dalla nube interstellare si potranno formare nuovi pianeti.

Queste rivelazioni sono di grande importanza per la comunità scientifica: confermano le teorie ipotizzate da Einstein più di settanta anni fa sulla distorsione spazio-temporale, dovuta a scontri tra oggetti di massa significativa. Grazie ai fenomeni rilevati si apre la strada verso tecnologie e scoperte impensabili e irrealizzabili fino ad oggi.