E’ capitato a tutti, almeno una volta nella vita, di avere qualcosa di importante da fare – come compiti scolastici o semplici lavoretti di casa – che, nonostante tutti gli sforzi e la nostra buona volontà, per un motivo o per l’altro, rimandiamo ad un’altra volta.
Le scuse che raccontiamo a noi stessi possono essere di vario tipo: Ci mettiamo a fare altre cose, passiamo un po’ di tempo su Instagram… insomma: alla fine facciamo di tutto e di più tranne ciò che ci eravamo preposti di fare. Ma perché?
Meccanismi di difesa
Siamo umani, e nonostante il progresso scientifico e il progredire della civiltà, la nostra mente adotta gli stessi meccanismi di difesa di tutti gli altri animali; Meccanismi che puntano all’autoconservazione e alla sopravvivenza. In parole povere, non appena la nostra mente inconscia percepisce un pericolo, ci allontana da esso, per proteggerci.
Immaginiamo di dover preparare un importante esame. Iniziamo a pensare: alla quantità di lavoro da svolgere, alla difficoltà della materia in questione, al fatto che dovremmo passare molto tempo a studiare, al fatto che abbiamo un tempo limitato nel quale dare l’esame… Tutti pensieri leciti, che però creano ansia, e di conseguenza emozioni come la paura. Paura di non capire l’argomento, paura di sbagliare le risposte all’esame, paura di non passare l’esame.
Ed è proprio qui che la nostra mente – inconscia – ci precede ed inizia ad influenzarci in maniera da portarci lontani da ciò che ci spaventa. Così rimandiamo la prima volta: “Oggi non ne ho voglia, ho ancora tempo”. Rimandiamo la seconda: “I miei amici mi hanno chiesto di uscire con loro, domani studio”. Rimandiamo la terza: “La scrivania è troppo in disordine per studiare, prima devo riordinare!” E rimandiamo, rimandiamo, rimandiamo e a due giorni dall’esame siamo con l’acqua alla gola: Abbiamo passato il nostro tempo a fare altro e per l’esame non abbiamo ancora studiato. Ci ritroviamo con tanto lavoro da fare in poco tempo. Ma questa situazione siamo stati noi a crearla, e all’ansia e alla paura dell’insuccesso si aggiungono anche i sensi di colpa: “Se avessi studiato volta per volta ora non sarei qui!”
Quindi come agire contro il nostro istinto, quando i nostri pensieri ci portano ad autosabotarci?
Innanzitutto per essere produttivi bisogna avere una buona motivazione. Perché stai facendo quella determinata cosa? Quali sono le ragioni che ti spingono ad avere tali obiettivi? Avere uno scopo è fondamentale se si vuole portare a termine un lavoro. Quindi per prima cosa fai chiarezza e pensa a quali sono i tuoi obiettivi. Pensa anche ai quali sono i mezzi che possono portarti al punto in cui sogni di arrivare.
Quando ci sentiamo bloccati, ovvero quando non riusciamo ad iniziare ciò che ci siamo preposti di fare, ciò che ci trattiene dal raggiungere i nostri obiettivi il 90% delle volte siamo noi stessi. Ma per uscire dalle situazioni che ci sembrano difficili, o che ci spaventano, non possiamo fare altro che affrontarle. L’unica via d’uscita è attraverso le difficoltà. L’evitamento è una tecnica deleteria perché tutta le fatiche che vengono risparmiate di volta in volta, aggirando l’ostacolo, si accumulano, e ciò che doveva essere svolto in un maggiore arco di tempo, lo ritroviamo come un blocco gigantesco e spaventoso da gestire in poco tempo. Quindi se le tue paure gridano, tu urla più forte, e vai contro di esse.
Dal punto di vista pratico un consiglio è quello di spezzettare e distribuire il lavoro che dobbiamo fare il più possibile. Ad esempio se devi scrivere una relazione e non sai come iniziare, inizia dalle azioni più semplici: Scrivi la data, poi scrivi il tuo nome. Ora che hai iniziato aggiungi il titolo. Cosa puoi fare adesso? Leggi un paragrafo del libro. E piano piano trovi la giusta concentrazione e ti immergi nel tuo lavoro, occupandoti dei singoli particolari, e non delle 100 pagine che hai ancora da scrivere. Alle 100 pagine arriverai passo dopo passo, completando le richieste una alla volta.
Quando invece proprio non riesci ad iniziare il compito che devi svolgere, scriversi una lista di pro e contro al rimandare l’azione può essere efficace. Se i contro saranno numerosi garantisco che il vostro inconscio non appena li leggerà tutti percepirà come pericolosa l’azione che stavate per evitare, e dunque vi rimetterete subito al lavoro!
Per essere produttivi non abbiate paura di iniziare, iniziate. E davanti all’ansia e alla paura fate esattamente l’opposto di ciò che queste due emozioni vi spingono a (non) fare. Ma soprattutto non abbiate fretta: Iniziate per tempo, e se andrete piano, andrete sani e lontani.