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Torino dagli occhi di un fuori sede

Ogni anno migliaia di ragazzi decidono di abbandonare le loro case per motivi di studio: Torino, da sempre, si impegna ad accogliere a braccia aperte gli studenti fuori sede

 

Torino, capoluogo piemontese, da sempre polo attrattivo a livello culturale oltre che industriale, è oggi una delle città italiane con la più alta mobilità studentesca. Le due sedi universitarie torinesi principali sono l’Università degli studi di Torino e il Politecnico di Torino. La prima attrae principalmente per il suo prestigio e per la vasta gamma di corsi e facoltà che offre. Il secondo è ormai una delle Università più rinomate non solo in Italia ma a livello mondiale. Oltre alle prospettive di studio offerte da questi due atenei, esistono a Torino altre realtà universitarie, quali l’Istituto Europeo del Design, l’Accademia Albertina di Belle Arti, l’ESCP Business School, la Scuola Holden, a cui si aggiungono sempre nuove proposte formative che continuano a nascere di anno in anno. Secondo una ricerca del Censis del 2016 il rapporto studenti/residenti nella città di Torino sarebbe di 104/1000. Le statistiche di Unito registrano che nell’ultimo anno gli studenti iscritti fossero 70.500 e che di questi il 20% arrivasse da fuori Piemonte, mentre circa 4000 fossero stranieri.

 

Sono numeri che rappresentano volti, i volti di migliaia di ragazzi che ogni anno decidono di spostarsi dalla propria città per studiare. Ci sono Luigi, Cecilia, Andrea, Olivia e molti altri ragazzi che ogni anno scelgono di abbandonare la loro terra, lontana o meno che sia, in cui sono nati e cresciuti, per intraprendere un percorso di studi che possa soddisfare i loro interessi e formarli come persone. Noi abbiamo scambiato con loro qualche parola sulla città.

Ogni anno migliaia di ragazzi scelgono di abbandonare la propria terra per intraprendere un percorso di studi.

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Felicia, 19 anni, è originaria di Monasterace, in provincia di Reggio Calabria. È arrivata a Torino, una città che ha nel cuore da sempre, per studiare mediazione linguistica. Ha scelto di frequentare questo corso nel capoluogo piemontese attratta sia dall’accesso a numero aperto, sia dalla proposta linguistica più completa rispetto a quella di qualsiasi altro ateneo in Italia. Oltre alle lingue che studia, la vera impresa è adattarsi a un vocabolario completamente diverso da quello a cui è abituata e così, tra un “scendimi la pasta” e l’altro, cerca di mettere da parte il suo dialetto. Sin da subito Torino le è apparsa come una dimensione assolutamente ospitale e vivibile, completamente diversa dal proprio piccolo paese in Calabria, non solo per la viabilità delle strade e per l’esistenza dei controviali (nei quali deve ancora imparare a destreggiarsi), ma per l’aspetto elegante e ordinato che la città presenta. Tuttavia, i suoi occhi non nascondono la nostalgia di casa mentre parla dell’autista, che guida l’unico autobus del suo paese natale.a suo dire dispensatore di ottimi consigli. Nel tempo libero si rifugia in Piazza Vittorio Veneto, sognando il mare al posto del Po, oppure va a fare la spesa al supermercato, alla disperata ricerca di sapori che le ricordino casa e di uova all’altezza di quelle prodotte dalla sua gallina.

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Luigi, 22 anni, nato a Manduria, in Puglia, è arrivato a Torino per studiare ingegneria meccanica al Politecnico e si ritiene molto soddisfatto del livello di preparazione che la facoltà che frequenta gli ha permesso di raggiungere. Abituato ad una realtà più ristretta, ogni tanto si trova disorientato nell’ambiente dispersivo e caotico del Politecnico. La quantità di studenti iscritti è altissima e gli spazi non sempre sono adatti a soddisfare così tante richieste. Considera Torino una città a misura d’uomo e, nonostante il suo rapporto conflittuale con la GTT (Gruppo Torinese Trasporti) e la raccolta differenziata di cui alcuni quartieri sono ancora sprovvisti, si destreggia tra le vie del centro come un vero torinese. Animatore dell’oratorio dove è nato e cresciuto, grazie a un progetto dell’Azione Cattolica studiato appositamente per gli studenti fuori sede, ha trovato anche a Torino una realtà parrocchiale che è diventata in poco tempo la sua seconda famiglia. Dal punto di vista delle attrazioni turistiche e dei poli culturali di maggior rilievo, Luigi ricorda con soddisfazione le sue visite alla Mole Antonelliana, alla Gran Madre ed al Museo Egizio. Torino, da questo punto di vista, è una città ricca e decisamente piacevole. In cima alla lista delle sue preferenze, però, pone gli innumerevoli parchi e le zone collinari che Torino può vantare, aree in cui è possibile imbattersi in luoghi dal fascino unico, quali, ad esempio, il Colle della Maddalena, Superga, il Parco della Mandria, ideali per trascorrere una giornata diversa dal solito, staccando dalla quotidianità ma senza allontanarsi troppo dalla città.

Una città da scoprire nel modo migliore, vivendola.

Olivia e Andrea, coetanei, sono coinquilini entrambi trasferitisi a Torino per studiare. Creativi, genuini ed innamoratissimi di Firenze, città in cui sono nati e che, a loro dire, rimane la più bella del mondo, hanno intrapreso questa avventura a Torino con obiettivi diversi. Olivia studia allo IAAD (Istituto d’Arte Applicata e Design) una scuola che nasce in Francia ma che ha avuto Torino come unica sede italiana per molti anni. Oltre al percorso formativo tradizionale, l’Istituto offre la possibilità di partecipare ad eventi, mostre, conferenze. L’opinione sul livello degli atenei torinesi rimane molto alta, opinione condivisa anche da amici e colleghi di Olivia. Andrea studia ingegneria del cinema e delle telecomunicazioni al Politecnico, un corso offerto in Italia solamente in questo polo universitario. Il loro soggiorno a Torino è reso ottimale anche grazie a servizi come il ToBike, il bike sharing della città, che permette loro, da sempre abituati a muoversi in sella ad una bicicletta, di continuare a farlo anche nella metropoli piemontese. Anche per quanto riguardo l’affitto della casa Torino si è rivelata una città comoda e ben organizzata, tanto che è possibile trovarne per ogni esigenza anche a prezzi piuttosto contenuti. La Cavallerizza Reale, vicina al centro, rimane il loro rifugio preferito dal caos cittadino, grazie alle continue iniziative che vengono proposte, in grado di soddisfare tutti i gusti ed abbracciando diversi campi di interesse, dalla musica all’arte.  Anche le alternative per la vita notturna sono varie e ricche, pur senza mai esagerate. Santa Giulia e il quadrilatero sono quartieri da visitare assolutamente, insieme ai parchi del Valentino e del Ruffini. Torino è una città composta di dettagli e caratteristiche uniche ed affascinanti, dal baretto sotto casa alla panchina perfetta per leggere, dal parco dove allenarsi alla mostra da non perdere. Una città da scoprire nel modo migliore, vivendola.