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Transnistria, lo Stato che non esiste

Storia di uno Stato fantasma

In pochi sanno che in una striscia di terra tra la Moldavia e l’Ucraina esiste la Repubblica Moldava di Pridnestrovie, detta Transnistria. È una repubblica a tutti gli effetti, ha 500.000 abitanti, un presidente, un governo, gli organi legislativi, un esercito, le scuole, gli ospedali e addirittura una propria moneta. L’unico problema è che nessuno Stato al mondo la riconosce, rendendola così uno Stato fantasma.

La Transnistria si sente ancora parte dell’ormai defunta Unione Sovietica come è facile dedurre dall’enorme statua di Lenin situata davanti al palazzo presidenziale. Anche la bandiera a strisce rosse e verdi presenta la caratteristica falce e martello.

Per comprendere perché questo paese non venga riconosciuto dai Paesi membri dell’ONU bisogna fare un passo indietro di circa trent’anni.

Un po’ di storia

La Moldavia aveva infatti deciso di voler uscire dall’URSS, ma i transnistriani avevano idee diverse. L’intento era quello di autoproclamarsi una repubblica indipendente e di rientrare nell’Unione Sovietica. La dichiarazione d’indipendenza arrivò il 2 settembre 1990, questo diede vita a una guerra che sarebbe durata circa due anni. Il conflitto ha visto coinvolte le truppe moldave contro quelle russe, scese in battaglia a supporto della causa transnistriana. Il 21 luglio 1992 venne dichiarato il cessate il fuoco, senza però che la questione venisse risolta. I transnistriani volevano infatti diventare indipendenti, ma il governo moldavo rivendicava il territorio senza aprire nessuno spiraglio su una possibile concessione dell’indipendenza.

Questi avvenimenti hanno portato la Transnistria ad essere un Paese fantasma, non riconosciuto da nessuno e considerato parte della Moldavia. In realtà non è però del tutto vero che non sia riconosciuta da nessuno, infatti, è riconosciuta da tre paesi: l’Abcasia, l’Ossezia del Sud, e la Repubblica del Nagorno Karabakh. Come avrete notato però nessun paese di questi esiste ufficialmente, pertanto, il loro appoggio alla Repubblica di Transnistria non ha assolutamente valore.

Ad oggi i Transnistriani vivono una situazione molto complicata. Il loro passaporto non permette di entrare in altri Stati se non in Moldavia. Per ottenerne uno valido bisogna quindi richiederlo presso le ambasciate degli Stati natali della madre o del padre.

Perché la Transnistria non è riconosciuta

Per comprendere il motivo per il quale la Transnistria non sia considerato un Paese a tutti gli effetti bisogna capire quali sono i requisiti per essere considerati indipendenti. Questi requisiti sono stati stabiliti nella Convenzione di Montevideo, firmato in Uruguay nel 1993 e sono quattro:

  • Popolazione permanete: come accennato precedente la Transnistria ha 500.000 abitanti, rispetta quindi questo punto
  • Territorio definito: la Transnistria ha ovviamente un territorio definito e rispetta quindi anche questo punto
  • Potere di governo esclusivo: questa è la prima condizione che la Transnistria non rispetta; infatti, non può vantare un diritto di governo sul suo territorio dato che ufficialmente è parte della Moldavia
  • Capacità d’intrattenere rapporti con altri Stati: le capacità transnistriane in questo ambito sono ovviamente molto limitate

Ecco, quindi, i motivi per cui la Transnistria non è considerata uno Stato.

Ultimamente sembra che i suoi abitanti si siano rassegnati e che un’unificazione ufficiale con la Moldavia sia sempre più vicina. Anche la Russia guidata da Vladimir Putin si sta sempre più allontanando dalle posizioni della Transnistria. Inoltre, dei diplomatici tedeschi inviati lì in missione stanno facendo pressione per fare in modo che i governi di Transnistria e Moldavia si avvicinino sempre di più fino a raggiungere l’unificazione.

Se siete curiosi di leggere la costituzione della Transnistria potete trovarla cliccando qui.